CRITERI DI ACCESSO AI SERVIZI
L’accoglienza di un minore avviene previa richiesta scritta, con annessa relazione approfondita sul minore, al coordinatore dell’Associazione da parte dei Servizi Invianti. Ove non sussistano convenzioni in atto, il coordinatore si riserva il tempo necessario a valutare la richiesta, comunque non oltre i sette giorni lavorativi, e fornire una risposta. In caso di accoglienza di un minore la richiesta dovrà essere formalizzata e presentata al momento dell’inserimento o comunicata via email o pec, assieme al nominativo dell’ente referente per il pagamento della retta. I minori devono essere provvisti di tutti gli esami medici necessari alla vita comunitaria (vedi modulo Documentazione all’Ingresso). Ove possibile viene chiesto di poter incontrare il minore e se possibile i genitori, da parte del coordinatore e di un vice coordinatore nei locali dei Servizi Invianti. Se la situazione lo consente inoltre, minore e genitori vengono invitati ad effettuare una prima visita alcuni giorni prima dell’inserimento. Al momento di quest’ultimo dovrà essere fornita obbligatoriamente:
- Copia della documentazione giuridica che attesti l’allontanamento (decreto del Tribunale per i minorenni, decreto del Giudice Tutelare, consenso di affido da parte dei genitori, ecc.);
- Eventuale documentazione medica in caso di patologie in atto che richiedano cure specifiche;
- Un documento d’identità (carta d’identità o certificato di nascita con fotografia);
- La tessera sanitaria del minore;
- Un certificato che attesti le vaccinazioni eseguite;
- L’impegno di spesa da parte dell’ente di competenza.
Una volta decisa l’accoglienza di un minore (entro un mese dall’accettazione del caso), viene individuato l’educatore di riferimento che segue in maniera particolare l’inserimento del minore stesso e che coordinerà successivamente il lavoro educativo; in collaborazione con il coordinatore terrà inoltre i rapporti con il servizio sociale inviante, con le agenzie educative del territorio e con la famiglia d’origine. Ad un mese dall’accoglienza l’educatore di riferimento stende una relazione di osservazione iniziale ed entro due mesi dalla stessa l’educatore di riferimento elabora un Progetto Educativo Individualizzato (PEI), comprensivo di un dettagliato piano di intervento, che viene successivamente vagliato dall’équipe educativa e dal coordinatore stesso. Il PEI viene verificato e aggiornato attraverso una valutazione educativa intermedia almeno ogni sei mesi e redatto nuovamente entro un anno dal precedente.
MODALITÀ DI DIMISSIONE DEGLI OSPITI
La dimissione di un minore è decisa dal coordinatore, in accordo con i servizi sociali invianti:
- quando cessino le condizioni che hanno determinato l’allontanamento dal nucleo precedente
- raggiungimento degli obiettivi previsti
- quando per gravi e comprovati motivi la presenza del minore rechi danno agli altri ospiti nel perseguimento degli obiettivi di crescita e sviluppo
- per inosservanza del progetto educativo individualizzato concordato con il minore, a seguito di approfondita analisi delle cause. Al momento delle dimissioni viene fornita ai Servizi di competenza un’accurata relazione sull’andamento dell’intero periodo di permanenza del minore nella struttura. I tempi per le dimissioni variano a seconda del caso.
MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI
Il funzionamento delle comunità è gestito da un coordinatore che ha compiti di progettazione educativa, relazione con i servizi invianti e con le famiglie d’origine, organizzazione del personale. Per l’espletamento di tutte le attività del servizio sono previste le seguenti figure: educatori professionali per il lavoro di tipo educativo con i minori, operatori d’assistenza per l’accudimento, l’igiene personale e il tempo libero dei minori, psico-terapeuta per supporto terapeutico e personale ausiliario per i lavori di tipo domestico. Per l’analisi dei casi specifici e la supervisione degli operatori ci si avvale di professionisti esterni. Le presenze dei minori sono registrate su di un apposito registro. Per ogni minore viene redatta un’apposita cartella, dove viene raccolta la documentazione, il progetto educativo così come tutte le osservazioni e riflessioni degli educatori. Al momento delle dimissioni viene fornita ai servizi di competenza un’accurata relazione sull’andamento dell’intero periodo di permanenza del minore nella struttura. L’Associazione provvede a stipulare idonee polizze assicurative a copertura dei rischi da infortuni o da danni subiti o provocati dagli utenti, dal personale e dai volontari.
RAPPORTI CON I SERVIZI
Il servizio inviante redige per ogni minore un progetto quadro dove vengono definiti tempi e modalità dell’accoglienza, interventi principali messi in atto con il minore e la famiglia; ogni due mesi dovrà essere fissato un incontro con i servizi invianti per verificare l’andamento del progetto del minore affidato e valutare eventuali cambiamenti in itinere; ogni sei mesi dovrà essere fissato un incontro di verifica e programmazione tra servizi – comunità - genitori.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Il progetto educativo individualizzato viene redatto in accordo con gli operatori del servizio sociale di competenza e verificato attraverso incontri periodici con gli operatori stessi. Per tutte le altre necessità del minore (mediche, scolastiche, terapeutiche, sociali, ecc.) ci si avvale delle strutture del territorio. Anche l’inserimento sociale dovrà essere costruito attraverso le attività e le proposte del territorio (scuole, gruppi sportivi, gruppi culturali, patronati). I minori sono caldamente invitati a svolgere un’attività sportiva compatibile con i propri interessi e le possibilità offerte dal territorio.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE D’ORIGINE O TUTORI (NEL CASO DI DECADENZA DELLA PATRIA POTESTÀ)
I minori inseriti possono ricevere visite dai genitori, dai tutori o da qualunque altro parente o conoscente ritenuto importante; le modalità di visita saranno valutate e concordate di volta in volta con i servizi sociali di riferimento, tenendo conto delle esigenze del singolo minore e della disponibilità della comunità. Gli educatori devono favorire, ove è possibile, i rapporti tra i minori e le loro famiglie. A tale scopo, nel rispetto della vita comunitaria e degli impegni assunti dagli ospiti, le visite dovranno essere concordate, per ciascuno in maniera individualizzata, mettendo a loro disposizione anche spazi della struttura ad uso esclusivo per il periodo della visita. Periodi di permanenza presso le famiglie non previste nel PEI o nel decreto del Tribunale per i minorenni, dovranno essere autorizzate dall’autorità che ha disposto l’inserimento. Ogni sei mesi si verifica con ogni singola famiglia, assieme al servizio corrispondente, il progetto educativo del rispettivo figlio.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Ogni soggetto fruitore (minore, famiglia d’origine, servizio inviante, altri servizi) potrà esprimere una valutazione sulla qualità del servizio erogato tramite un apposito questionario predisposto dall’Associazione. Tali valutazioni avranno una cadenza annuale e costituiranno materiale importante in sede di revisione del progetto.
Con la presente si dichiara che la presente Associazione, FAMIGLIA APERTA SUL MONDO, è di carattere ONLUS ed è accreditata istituzionalmente come struttura sociale (Legge Regionale 16.08.2002, n.22 – D.G.R. n.2501/2004 – D.G.R. n.84 del 16.01.2007)